Il restyling delle etichette

Abbiamo amato la nostra etichetta nata nel 2009 dalla volontà di raccontare in un’unica immagine i nostri valori, la casa di famiglia, le vigne immerse nella macchia boschiva, il vino come momento di piacere e condivisione, ma in questi anni siamo cresciuti e il progetto VILLA SAN CARLO si è evoluto, giorno dopo giorno la nostra identità si è fatta più definita e forte. Pur mantenendo le nostre radici salde al territorio e alla tradizione abbiamo sentito l’esigenza di esprimere questo cambiamento anche a livello grafico e iconografico, di dare ai nostri vini una matrice più contemporanea, specchio della nostra filosofia. Produrre vino con innovazione ed eleganza nel rispetto di un’identità nata dalla storia e dalla bellezza di un luogo eccezionale.

Abbiamo lavorato per identificare le migliori espressioni di ognuna delle più di trenta parcelle che incastonate sulla nostra collina disegnano un raffinato ricamo e costituiscono la nostra vera ricchezza. Studiando le variazioni di suolo, gli effetti della diversità di altitudine e di esposizione abbiamo individuato quei frutti che con le loro caratteristiche varietali uniche avrebbero interpretato al meglio ogni singolo vino. E poi la conversione in biologico, l’evoluzione dell’approccio agronomico, il lavoro di squadra, l’attenzione alla sostenibilità, la ricerca dei migliori materiali in cantina sono i nostri parametri di crescita.

Così è nata l’idea di un vero restyling per raccontare come siamo cambiati, una rivisitazione che abbiamo affidato alla firma della wine label designer Federica Cecchi, da 20 anni “artigiana” della comunicazione di aziende vinicole nel mondo. Per curare questa nuova veste, Federica si è immersa nella nostra realtà trasformandola in un racconto fatto di dettagli ed elementi della nostra storia. Se per i vini IGT, Capitel Alto e Metronis, e l’Amarone Riserva si è preso spunto dal patrimonio di casa per la linea DOC è stata scelta l’abile mano libera di Tommaso Chini, disegnatore dal tratto essenziale ma dettagliato, sincero e allo stesso tempo poetico. Un elegante profilo di china ripropone con una visione dall’alto i vigneti rappresentativi da cui ogni singolo vino prende vita, una prospettiva a volo d’uccello sulla nostra collina.

L’etichetta si è ingrandita, si è fatta più luminosa, impreziosita da una carta pregiata sulla quale risaltano gli elementi alleggeriti che la rendono essenziale e di forte impatto emotivo.

 

Raccontiamo la storia, siamo attente al presente e parliamo al futuro.

L’immagine, con al centro la cantina, riproduce i vigneti quasi al colmo/sommità sulla parte più alta della collina della collina dove il mesoclima è caratterizzato da ventilazione costante e da importanti escursioni giorno/notte alte. Qui nasce il Valpolicella Scaglia Rossa, il cui nome richiama il colore la componente principale di questi terreni, un calcare marnoso di colore rosso ricco in ossidi di ferro e fossili che dona freschezza e aromi floreali.

 

Il Valpolicella Superiore è ottenuto dalla selezione delle migliori uve provenienti dal vigneto Campo Bianco, una parcella pedemontana altamente vocata grazie ad un suolo prevalentemente calcareo e una perfetta esposizione che dona ai grappoli un’ideale concentrazione e note minerali.

 

Il Perlare, Celtis australis, detto anche spaccassi o albero delle perle è una pianta spontanea tipica del nostro territorio. Imponente e robusto caratterizza la macchia boschiva che racchiude le vigne da cui selezioniamo le uve per il Valpolicella Ripasso e ne diventa l’emblema.

 

A nostro padre dedichiamo l’Amarone. Suo l’intuito di riconoscere in questa terra le potenzialità per una viticultura di qualità, sua l’iniziativa di valorizzarla con nuovi impianti, sua la sfida della prima vinificazione e il progetto Villa San Carlo. Grazie.